mercoledì 14 luglio 2021

Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

 



INTROITUS

Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucundum habitare fratres in unum.  ~~  Glória  ~~  Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. 

Io vi feci entrare nella terra del Carmelo, affinché mangiaste i frutti di essa, e le sue delizie.  ~~  Com’è bello e giocondo che i fratelli si riuniscano insieme!  ~~  Gloria  ~~  Io vi feci entrare nella terra del Carmelo, affinché mangiaste i frutti di essa, e le sue delizie.

ORATIO

Oremus.

Crescat, Domine, semper in nobis sanctae devotionis affectus, ut beatissimae Virginis Mariae, cuius solemnem Commemorationem praevenimus obsequio, meritis, et intercessionibus commendemur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

S’accresca sempre più in noi, o Signore, l’affetto di una santa devozione, onde siamo raccomandanti dall’intercessione della beatissima Vergine Maria, alla cui solenne Commemorazione ossequiosamente ci prepariamo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.

Pro S. Henrico

Deus, qui hodiérna die beátum Henrícum Confessórem tuum e terréni cúlmine impérii ad regnum ætérnum transtulísti: te súpplices exorámus; ut, sicut illum, grátiæ tuæ ubertáte prævéntum, illécebras sǽculi superáre fecísti, ita nos fácias, ejus imitatióne, mundi hujus blandiménta vitáre, et ad te puris méntibus perveníre.

O Dio, che oggi trasferisti il beato Enrico tuo confessore dal vertice di un impero terreno al regno eterno, supplici ti preghiamo; come a lui, prevenuto dall'abbondanza della tua grazia, facesti superare le lusinghe del secolo, così a noi fa' evitare, a sua imitazione, gli allettamenti del mondo e aiutaci a giungere a te con cuore puro.

De Spiritu Sancto

Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de eius semper consolatióne gaudére. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte eiúsdem Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

O Dio, che hai ammaestrato i tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedici di sentire correttamente nello stesso Spirito, e di godere sempre della sua consolazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO

Lectio Isaiae Prophetae.

Isai. 35, 1-7

Lætabitur deserta et invia, et exsultabit solitudo, et florebit quasi lilium. Germinans germinabit, et exsultabit lætabunda et laudans: gloria Libani data est ei, decor Carmeli et Saron; ipsi videbunt gloriam Domini, et decorem Dei nostri. Confortate manus dissolutas, et genua debilia roborate.  Dicite pusillanimis: Confortamini, et nolite timere: ecce Deus vester ultionem adducet retributionis; Deus ipse veniet, et salvabit vos. Tunc aperientur oculi cæcorum,et aures surdorum patebunt; tunc saliet sicut cervus claudus, et aperta erit lingua mutorum: quia scissæ sunt in deserto aquæ, et torrentes in solitudine; et quæ erat arida, erit in stagnum, et sitiens in fontes aquarum.

Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.

GRADUALE 

Ps. 90, 4-5

Scapulis suis obumbrabit tibi, et sub pennis ejus sperabis. Scuto circundabit te veritas ejus: non timebis a timore nocturno. 

Num. 14, 13-14

Ut audiant Aegypti, de quorum medio eduxisti populum istum, et habitatores terrae huius, quod tu, Domine, in populo isto sis. Nubes tua protegat illos.

Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza: non temerai i terrori della notte

V. Affinché giunga la nuova agli Egiziani, di mezzo ai quali tu hai cavato questo popolo, e agli abitatori di questa terra, i quali han sentito, come tu, o Signore, sei con questo popolo. La tua nube li protegga.

EVANGELIUM

Sequentia sancti Evangelii secúndum Lucam.

Luc 11, 27-28

In illo tempore: Loquente Jesu ad turbas, extollens vocem quædam mulier de turba, dixit illi: Beatus venter, qui te portávit, et ubera, quæ suxísti. At ille dixit: Quinímmo beati, qui áudiunt verbum Dei, et custódiunt illud.

In quel tempo, mentre Gesù parlava alla folla, avvenne che una donna, tra la folla, alzò la voce e disse: «Beato il seno che ti ha portato e il petto che ti ha nutrito». Ma egli disse: «Beati, piuttosto, coloro che ascoltano la parola di Dio, e la custodiscono».

OFFERTORIUM

Ez. 16, 8

Expandi amictum meum super te: et iuravi pactum tecum.

Stesi su di te il mio manto e con te giurai un patto.

SECRETA

Suscipe Domine sacrificium placationis et laudis: quod nos, intercedente beatissima Virgine Matre tua, cujus solemnem Commemorationem praevenimus; et perducat ad veniam, et in perpetua gratiarum constituat actione: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ricevi, o Signore, il sacrificio di placazione e di lode: per l’intercessione della beatissima Vergine tua Madre, alla cui solenne commemorazione ci prepariamo, ci ottenga il perdono e ci costituisca in una perpetua azione di grazie. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro S. Henrico

Laudis tibi, Dómine, hóstias immolámus in tuórum commemoratióne Sanctórum: quibus nos et præséntibus éxui malis confídimus et futúris.

Ti offriamo, o Signore, un sacrificio di lode in memoria dei tuoi santi, e per esso speriamo di essere liberati dai mali presenti e futuri.

De Spiritu Sancto

Múnera, quǽsumus, Dómine, obláta sanctífica: et corda nostra Sancti Spíritus illustratióne emúnda. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte eiúsdem Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.

Santifica, Te ne preghiamo, o Signore, i doni che Ti vengono offerti, e monda i nostri cuori con la luce dello Spirito Santo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO

Ez. 46, 1

Porta atri interioris, quae respicit ad orientem, erit clausa sex diebus: die autem sabbati aperietur.

La porta dell'atrio interiore, che guarda a levante, sarà chiusa per sei giorni: il sabato poi sarà aperta.

POSTCOMMUNIO

Oremus.

Quae sumpsimus, Domine, sacrosancta mysteria: quaesumus; ut, beatissimae Virginis intercessione, praesentem nibis misericordiam conferant, et aeternam. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

I sacrosanti misteri che abbiamo ricevuto, o Signore, ci ottengano, per l’intercessione delle beatissima Vergine misericordia ora e nell’eternità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.

Pro S. Henrico

Refécti cibo potúque cœlésti, Deus noster, te súpplices exorámus: ut, in cujus hæc commemoratióne percépimus, eius muniámur et précibus. Ristorati dal cibo e dalla bevanda celeste, ti supplichiamo, o Signore Dio nostro, sia nostra difesa la preghiera del santo, nella cui festa abbiamo partecipato a questi doni.

De Spiritu Sancto

Sancti Spíritus, Dómine, corda nostra mundet infúsio: et sui roris íntima aspersióne fecúndet. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte eiúsdem Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen. Fa’, o Signore, che l’infusione dello Spirito Santo purifichi i nostri cuori, e li fecondi con l’intima aspersione della sua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.  Amen.




Immagine: Gabriel Antonio Corvoysier, La Virgen del Carmen entregando el escapulario a San Simón Stock, 1697, Museo del Prado, Madrid (wikimedia.org)




giovedì 16 aprile 2020

Novena di ringraziamento alla Madonna di Pompei

ORIGINE della Novena di Ringraziamento.

Nell'apparizione della Madonna di Pompei avvenuta in Napoli nel Marzo del 1884 in casa del Commendatore Agrelli, la celeste Madre si degnò di rivelare più chiaramente il modo con cui vuole essere invocata per concedere le sue misericordie. «Chiunque vuol grazie da me, - Ella diceva alla sofferente Fortunatina Agrelli, - faccia TRE NOVENE con la recitazione delle 15 poste del Rosario, e TRE NOVENE DI RINGRAZIAMENTO».  Dal giorno in cui nel Periodico IL ROSARIO E LA NUOVA POMPEI venne riferito così straordinario avvenimento, moltissimi non solo italiani ma stranieri hanno esperimentata vera quell'apparizione, ottenendo innumerevoli grazie e miracoli con le Tre Novene dalla Vergine indicate. Gli attestati, pubblicati su cotesto Periodico da quel tempo in qua, ne fanno ampia malleveria. E però molti cominciarono a farmi istanze che scrivessi un'apposita Novena di Ringraziamento da ripeterla tre volte, cioè, per ventisette giorni dopo ottenuta la grazia, conforme il volere significato dalla medesima Beata Vergine. E, per bontà di Dio, il 15 Agosto 1889, cioè in capo al decimo anno in cui la prima volta uscì fuori la NOVENA PER OTTENERE LE GRAZIE, vedeva la luce la presente NOVENA DI RINGRAZIAMENTO. La quale dal 1889 al 1925, è stata ristampata centotredici volte per un numero complessivo di copie un milione e ceutotrentamila, ed è stata tradotta e stampata in dodici lingue straniere.


Dinanzi alla Effigie della Vergine di Pompei si accendano due ceri, se si può. Quindi si prenda fra mani la corona del Rosario, e s'incominci:


V. Deus, in adiutorium meum intende
R. Domine, ad adiuvandum me festina. 
Gloria

I. Eccomi a' tuoi ginocchi, o Madre immacolata di Gesù, che godi di essere invocata Regina del Rosario nella Valle di Pompei. Con la letizia nel cuore, con l'animo compreso dalla più viva gratitudine io ritorno a Te, mia generosa Benefattrice, mia dolce Signora, Sovrana del mio cuore, a Te, che ti sei dimostrata veracemente la Madre mia, la Madre che assai mi ama. Io era gemebondo, e Tu mi hai ascoltato: io era afflitto, e Tu mi hai consolato: io era nelle angustie, e Tu mi hai ridonato la pace. Dolori e pene di  morte assediarono il mio cuore, e Tu, o Madre, dal tuo Trono di Pompei con uno sguardo pietoso mi hai rasserenato. Chi mai si volse a Te con fiducia e non venne esaudito? Oh, se tutto il mondo conoscesse quanto sei buona, quanto compassionevole con chi soffre, oh, come tutte le creature farebbero a Te ricorso! Che sii Tu sempre benedetta, o Vergine Sovrana di Pompei, da me e da tutti, dagli uomini e dagli Angeli, dalla terra e dal Cielo. Così sia. 
Gloria
Salve Regina

II. Grazie io rendo a Dio e grazie a Te, Madre divina, dei nuovi benefizi che per la pietà e misericordia tua mi sono stati compartiti. Che sarebbe stato di me, se Tu avessi respinto i miei sospiri, le lagrime mie? Per me ti ringrazino gli Angeli del Paradiso, e i cori degli Apostoli, dei Martiri, delle Vergini, dei Confessori. Per me ti ringrazino tante anime di peccatori da Te salvate, che ora godono in Cielo la visione della tua immortale bellezza. Vorrei che insieme con me tutte le creature ti amassero, e che il mondo tutto ripetesse l'eco dei miei ringraziamenti. Che potrò io rendere a Te, o Regina, ricca di pietà e di magnificenza? La vita che mi resta io consacro a Te, ed a propagare ovunque il tuo culto, o Vergine del Rosario di Pompei, alla cui invocazione la grazia del Signore mi ha visitato. Promoverò la divozione del tuo Rosario; narrerò a tutti la misericordia che m' impetrasti; predicherò sempre quanto fosti buona con me; acciocché anche gl'indegni, come me, e i peccatori a Te si rivolgano con fiducia. 
Gloria
Salve Regina

III. Con quali nomi ti chiamerò io,  o candida colomba di pace? Con quali titoli invocherò Te, cui i santi Dottori chiamarono Signora del creato, Porta della vita, Tempio di Dio, Reggia di luce, Gloria dei cieli, Santa tra i Santi, Miracolo dei miracoli, Paradiso dell'Altissimo? Tu sei la Tesoriera delle grazie, la Onnipotenza supplichevole, anzi la stessa Misericordia di Dio che discende sugl'infelici. Ma so pure, che è dolce al tuo cuore l'essere invocata Regina del Rosario nella Valle di Pompei. E così chiamandoti, sento la dolcezza del tuo mistico Nome, o Rosa del Paradiso trapiantata nella Valle del pianto per addolcire gli affanni di noi esuli figliuoli di Eva; Rosa rubiconda di carità, più fragrante di tutti gli aromi del Libano, che col profumo di tua soavità celestiale attiri nella tua Valle il cuore dei peccatori al Cuore di Dio. Tu sei la Rosa di eterna freschezza, che innaffiata dai rivoli delle acque celesti, gittasti le tue radici sulla terra inaridita da una pioggia di fuoco; Rosa d'intemerata bellezza, che nel luogo della desolazione piantasti l'Orto delle delizie del Signore. Esaltato sia Dio, che rese il Nome tuo così ammirabile. Benedite, o popoli, benedite al Nome della Vergine di Pompei, poiché tutta la terra è piena della sua misericordia. 
Gloria
Salve Regina

IV. Tra le tempeste che mi avevan sommesso levai gli occhi miei a Te, nuova Stella di speranza apparsa ai dì nostri sulla Valle delle rovine. Dal profondo delle amaritudini alzai le mie voci a Te, Regina del Rosario di Pompei, e sperimentai la potenza di questo titolo a Te si caro. Salve, io griderò sempre, salve, o Madre di pietà, mare immenso di grazie, oceano di bontà e di compassione! Le glorie novelle del tuo Rosario, le fresche vittorie della tua Corona, chi canterà degnamente? Tu al mondo, che si svincola dalle braccia di Gesù per darsi a quelle di Satana, appresti salute in quella Valle dove Satana divorava le anime. Tu calcasti, trionfatrice, i ruderi dei templi pagani; e su le rovine della idolatria ponesti lo sgabello della tua dominazione. Tu mutasti la piaggia di morte in Valle di risorgimento e di vita, e sulla terra dominata dal tuo Nemico impiantasti la Cittadella del rifugio, ove accogli i popoli a salvamento. Ecco i figli tuoi sparsi nel mondo quivi t'innalzarono un Trono, come segnacolo dei tuoi portenti, come trofeo delle tue misericordie. Tu da quel Trono chiamasti anche me tra i figli della tua predilezione: su di me peccatore si posò lo sguardo della tua miserazione. Sieno benedette in eterno le opere tue, o Signora; e benedetti sieno i prodigi tutti da Te operati nella Valle della desolazione e dello sterminio. 
Gloria
Salve Regina

V. Risuoni per ogni lingua la gloria tua, o Signora; e il vespro tramandi alla dimane il concento delle nostre benedizioni. Tutte le genti ti chiamino beata, e Te beata ripetano tutti i lidi della terra e le mansioni dei cieli. Tre volte beata pur io ti chiamerò con gli Angioli, con gli Arcangeli, co' Principati: tre volte beata con le angeliche Potestà, con le Virtù de' cieli, con le Dominazioni superne. Beatissima Te predicherò co' Troni, co' Cherubini e co' Serafini. O sovrana mia Salvatrice, non lasciar di piegare i tuoi occhi misericordiosi su questa famiglia, su questa nazione, su tutta la Chiesa. Sopratutto non mi negare la maggiore delle grazie: cioè che la mia fragilità da Te non mi distacchi giammai. In quella fede e in quello amore onde arde in questo istante l'anima mia, deh! fa che io perseveri sino all'ultimo respiro. E, quanti concorriamo alla edificazione del tuo Santuario in Pompei, fa che siam tutti nel numero degli eletti. O corona del Rosario della Madre mia, ti stringo al petto e ti bacio con venerazione. (Qui si bacia la propria corona). Tu sei la via per raggiungere ogni virtù; il tesoro dei meriti pel Paradiso; il pegno della mia predestinazione; la catena forte che costringe il nemico; sorgente di pace a chi ti onora in vita; auspicio di vittoria a chi ti bacia in morte. In quell'ora estrema io ti aspetto, o Madre: il tuo apparire sarà il segnale della mia salvezza; il tuo Rosario mi aprirà le porte del Cielo. Così sia. 
Gloria
Salve Regina

V. Prega, per noi, o Regina del Santissimo Rosario
R. Affinché siam fatti degni delle promesse di Gesù Cristo.

ORAZIONE
Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci hai insegnato di ricorrere a Te con fiducia e chiamarti: Padre nostro che sei nei cieli; deh, Signore buono, cui è proprio l'usar sempre misericordia ed il perdonare, per intercessione della Immacolata Vergine Maria, esaudisci noi, che ci gloriamo del titolo di figli del Rosario; gradisci le nostre umili grazie pei ricevuti doni; e il Trono che le innalzasti nel Santuario di Pompei rendi ogni dì più glorioso e perenne, pei meriti di Gesù Cristo Signor nostro. Così sia.



INDULGENZE
concesse dal S. Padre Leone XIII a chi recita la Novena di ringraziamento alla Vergine del SS. Rosario di Pompei.

Beatissimo Padre,
Il Cardinal Raffaele Monaco La Valletta, Decano del S. Collegio, Protettore del Santuario di Maria SS. del Rosario in Valle di Pompei, espone che ad una Novena di Pre-ghiere, composta dall'Avvocato Bartolo Longo, per chiedere grazie alla Santissima Vergine del Rosario, con Rescritto della Sacra Congregazione dei Riti del 29 Novembre 1887, fu accordata da Vostra Santità l'Indulgenza Plenaria a quelli che, avendola praticata per nove giorni, veramente pentiti, confessati e comunicati in un giorno o durante la Novena, o dopo di averla compiuta, pregheranno per qualche spazio di tempo secondo la intenzione della Santità Vostra avanti la Immagine della Madonna del Rosario di Pompei. Ora, essendosi già da due anni pubblicata dallo stesso Avv. Longo la sottoposta Novena di ringraziamento alla Vergine del SS. Rosario di Pompei per le grazie ottenute, ed essendo siffattamente praticata dal popolo cristiano, da doversene ora ristampare la decimasettima edizione, lo scrivente Cardinale, ad accrescere sempre più lo spirituale vantaggio dei fedeli, che con quella Novena manifestano la loro gratitudine alla Vergine del Rosario in Valle di Pompei, per le grazie richieste, implora da Vostra Santità che le stessa Indulgenza plenaria concessa a chi recita la Novena di impetrazione di grazie siano estese con le stesse condizioni, a quelli che reciteranno la Novena di Ringraziamento.

Ex audientia SS.mi die 29 Aprilis 1892. Ss.mus benigne annuit pro gratia in omni-bus iuxta preces, contrariis quibuscumque non obstantibus.

R. CARD. MONACO,
Protector

Il S. P. Pio X, con Rescritto del 18 Novem-bre 1903, ha confermato in perpetuo tale In-dulgenza l'ha resa applicabile alle Anime del Purgatorio.





lunedì 24 febbraio 2020

Missa “pro vitanda mortalitate in tempore pestilentiae"

In tempo di angustia la Santa Madre Chiesa non cessa di pregare Dio per impetrarne gli aiuti e la benigna cessazione dei suoi flagelli. Pertanto è naturale che come nelle solenni Litanie implori il Signore che tenga il suo popolo libero “ab omni malo … a subitanea et improvisa morte … a fulgure et tempestate … a flagello terraemotus … a peste, fame, et bello”, così nell’appendice del Messale Romano offra ai Sacerdoti il proprium della Missa pro vitanda mortalitate in tempore pestilentiae.
  
Claudio Saraceni, San Carlo comunica un appestato, 1618, Santa Maria dei Servi, Cesena

INTROITUS
2. Reg. 24, 16.- Recordáre, Dómine, testaménti tui, et dic Angelo percutiénti: Cesset jam manus tua, et non desolétur terra, et ne perdas omnem ánimam vivéntem. (T.P. Allelúja, allelúja.)  ~~  Ps. 79, 2.- Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Joseph.  ~~  Recordáre, Dómine, testaménti tui, et dic Angelo percutiénti: Cesset jam manus tua, et non desolétur terra, et ne perdas omnem ánimam vivéntem. (T.P. Allelúja, allelúja.)  


Ps 17:7.-  Ricordati, o Signore, della tua alleanza, e di’ all’Angelo sterminatore: Trattieni la tua mano e non desolare la terrà né sterminare ogni essere vivente. (T.P. Alleluia, alleluia.)  ~~  Ps 17:2-3.-  Ascoltaci, tu che reggi Israele, tu che conduci Giuseppe come una pecorella.  ~~  Gloria  ~~  Ricordati, o Signore, della tua alleanza, e di’ all’Angelo sterminatore: Trattieni la tua mano e non desolare la terrà né sterminare ogni essere vivente. (T.P. Alleluia, alleluia.)  

ORATIO
Orémus.
Deus, qui non mortem, sed poeniténtiam desideras peccatórum: pópulum tuum ad te reverténtem propítius réspice; ut, dum tibi devótus  exsístit, iracúndiæ tuæ flagélla ab eo cleménter amóveas. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
O Dio, che non la morte ma la penitenza desideri dei peccatori: riguarda, propizio, al popolo che a te rivolge e, mentre egli di esibisce la sua devozione, storna clementemente da esso i flagelli della tua ira. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Regum.
2. Reg. 24, 15-19 et 25.
In diébus illis: Immísit Dóminus pestiléntiam in Israël, de mane usque ad tempus constitútum, et mórtui sunt ex pópulo, a Dan usque ad Bersabée, septuagínta mília virórum. Cumque extendísset manum suam Angelus Dómini super Jerúsalem, ut dispérderet eam, misértus est Dóminus super afflictióne, et ait Angelo percutiénti pópulum: Súfficit; nunc cóntine manum tuam. Erat autem Angelus Dómini juxta arcam Aréuna Jebusaei. Dixítque David ad Dóminum, cum vidísset Angelum cædéntem pópulum: Ego sum, qui peccávi, ego iníque egi: isti, qui oves sunt, quid fecérunt? Vertátur, óbsecro, manus tua contra me et contra domum patris mei. Venit autem Gad prophéta ad David in die illa, et dixit ei: Ascénde, et constítue altare Dómino in área Aréuna Jebusaei. Et ascéndit David juxta sermónem Gad, quem præcéperat ei Dóminus. Et ædificávit altáre Dómino, et óbtulit holocáusta et pacífica: et propitiátus est Dóminus terræ, et cohíbita est plaga ab Israël.

In quei giorni, il Signore mandò la peste in Israele da quella mattina fino al tempo stabilito; e morirono del popolo da Dan fino a Bersabea, settanta mila persone. E mentre l'Angelo del Signore stendeva la sua mano sopra Gerusalemme per desolarla, il Signore ebbe pietà di tanta sciagura, e disse all'Angelo sterminatore del popolo: Basta: ritieni adesso la tua mano. Or l'Angelo del Signore stava presso l’aia di Areuna Jebuseo. E Davide, quando ebbe veduto l'Angelo, che percuoteva il popolo, disse al Signore: Io son quegli, che ho peccato, io che ho operato iniquamente: che han fatto costoro, che son le pecore? Contro di me, ti prego, rivolgasi la tua mano, e contro la casa del padre mio. E Gad andò quel giorno a trovare Davide, e gli disse: Va’, ed ergi un altare al Signore nell'aia di Areuna Jebuseo. E andò Davide secondo la parola dettagli da Gad per ordine del Signore. E Davide eresse in quel luogo un altare al Signore, e offerse olocausti, e ostie pacifiche: e il Signore si placò verso il paese, e fu posto fine alla mortalità, che straziava Israele.

GRADUALE
Ps. 106, 20-21.
Misit Dóminus verbum suum, et sanávit eos: et erípuit eos de morte eórum.
. Confiteántur Dómino misericórdiæ ejus: et mirabília ejus fíliis hóminum.

Mandò la sua Parola, e li risanò, e dalla loro perdizione li trasse.
. Lodino il Signore per le sue misericordie, e le sue meraviglie a pro dei figliuoli degli uomini

ALLELUIA
Allelúja, allelúja.
Ps. 68, 2.
Salvum me fac, Deus, quóniam intravérunt aquæ usque ad ánimam
meam. Allelúja.

Alleluia, alleluia.
Salvami, Dio, ché sono penetrate le acque fino all’anima mia. Alleluia

Dopo la Settagesima, omessa l’Alleluia, si dice il Tratto
Ps. 102, 10.
Dómine, non secúndum peccáta nostra, quæ fécimus nos: neque secúndum iniquitátes nostras retríbuas nobis.
Ps. 78, 8-9.
Dómine, ne memíneris iniquitátum nostrárum antiquárum: cito antícipent nos misericórdiæ tuæ, quia páuperes facti sumus nimis.
. Adjuva nos, Deus, salutáris noster: et propter glóriam nóminis tui, Dómine, líbera nos, et propítius esto peccátis nostris, propter nomen tuum.

Signore, non ricompensarci secondo i nostri peccati, né secondo le nostre iniquità.
. Signore, non ti ricordare delle pristine nostre iniquità: ci prevengano prontamente le tue misericordie, perché noi siam divenuti oltre modo miserabili.
. Aiutaci, o Dio, nostro Salvatore, e a gloria del nome tuo liberaci, e sii propizio a' peccati nostri pel nome tuo

Nel tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice
Allelúja, allelúja.
Ps. 68, 2.
Salvum me fac, Deus, quóniam intravérunt aquæ usque ad ánimam
meam. Allelúja.
Zach. 8,7 et 8.
Salvábo pópulum meum Israël in die malo, et ero eis in Deum, in veritáte et justítia. Allelúja.

Alleluia, alleluia.
Salvami, Dio, ché sono penetrate le acque fino all’anima mia. Alleluia
Salverò il mio popolo Israele nel giorno cattivo e sarò loro Dio nella verità, e nella giustizia. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 4, 38-44.
In illo témpore: Surgens Jesus de synagóga, introívit in domum Simónis. Socrus autem Simónis tenebátur magnis fébribus: et rogavérunt illum pro ea. Et stans super illam, imperávit febri: et dimísit illam. Et contínuo surgens, ministrábat illis. Cum autem sol occidísset, omnes, qui habébant infírmos váriis languóribus, ducébant illos ad eum. At ille síngulis manus ímponens, curábat eos. Exíbant autem dæmónia a
multis, clamántia et dicéntia: Quia tu es Fílius Dei: et íncrepans non sinébat ea loqui, quia sciébant ipsum esse Christum. Facta autem die egréssus ibat in desértum locum, et turbæ requirébant eum, et venerunt usque ad ipsum: et detinébant illum, ne discéderet ab eis. Quibus ille ait: Quia et aliis civitátibus opórtet me evangelizáre regnum Dei: quia ideo missus sum. Et erat prǽdicans in synagógis Galilaeæ.

In quel tempo, uscito Gesù darla sinagoga, entrò nella casa di Simone. E la suocera di Simone era stata presa da grossa febbre: e a lui la raccomandarono. Ed egli chinatosi verso di lei, fe' comando alla febbre: e la febbre lasciolla. E subitamente levatasi gli andava servendo. Tramontato poi il sole, tutti quelli, che avevano dei malati di questo, o di quel malore, li conducevano da lui. Ed egli, imposte a ciascuno di essi le mani, li risanava. E uscivan da molti i demonj gridando, e dicendo: Tu sei il figliuolo di Dio: ma egli sgridandoli non permetteva loro di dire, come sapevano, essere lui il Cristo. E fattosi giorno si parti per andare in luogo deserto, e le turbe lo cercavano, e arrivaron fino a lui: e lo ritenevano, perché non si partisse da loro. Alle quali però egli disse: Bisogna, che anche alle altre città io evangelizzi il regno di Dio: dappoiché per quésto sono stato mandato. E predicava nelle sinagoghe della Galilea.

OFFERTORIUM
Num. 16, 48.
Stetit póntifex inter mórtuos et vivos, habens thuríbulum áureum in manu sua: et ófferens incénsi sacrifícium, placávit iram Dei, et cessávit quassátio a Dómino. (T.P. Allelúja.)

Stette il pontefice fra i morti ed i vivi, tenendo nella sua mano il turibolo d’oro: ed offrendo il sacrificio dell’incenso, placò l’ira di Dio e cessò il flagello del Signore.

SECRETA
Subvéniat nobis, quaesumus, Dómine, sacrifícii præséntis oblátio: quæ nos et ab erróribus univérsis poténter absolvat, et a totíus erípiat perditiónis incúrsu. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ci aiuti, o Signore, l’oblazione di questo sacrificio: ci assolva con la sua potenza da tutti gli errori e ci scampi da ogni pericolo di perdizione. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Luc. 6, 17, 18 et 19.
Multitúdo languéntium, et qui vexabántur a spirítibus immúndis, veniébant ad eum: quia virtus de illo exíbat, et sanábat omnes. (T.P. Allelúja.)

Una gran folla malati, e quelli, che erano tormentati dagli spiriti immondi, accorevano a Lui, perché scaturiva da lui una virtù, la quale rendeva a tutti salute. (T.P. Alleluia.)


POSTCOMMUNIO
Orémus.
Exáudi nos, Deus, salutáris noster: et pópulum tuum ab iracúndiæ tuæ terróribus líberum, et misericórdiæ tuæ fac largitáte secúrum. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Esaudiscici, o Signore, nostra salvezza: libera il tuo popolo dai terrori della tua ira e rassicuralo con la larghezza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Vigilia della solenne Commemorazione della B.V.M. del Monte Carmelo

  INTROITUS Ger 2, 7.- Induxi vos in terram Carmeli, ut comederitis fructum eius, et optima illius. ~~ Ps  132, 1.- Ecce quam bonum, et iucu...