lunedì 19 febbraio 2018

Pio esercizio della Via Crucis

La Via Crucis rappresenta il viaggio doloroso di Gesù Cristo, allorquando andò colla croce sulle spalle a morire sul Calvario per amor nostro; onde questa devozione deve praticarsi con tutta la tenerezza, pensando di andare accompagnando il Salvatore con le lacrime nostre per compatirlo e ringraziarlo. La Santa Madre Chiesa ha misericordiosamente arricchita questa piissima pratica di molte sante indulgenze. Anzitutto, per volere di Benedetto XIV, «chiunque mediterà la Passione del Signore in questo santo esercizio» può lucrare «le stesse indulgenze che acquisterebbe se visitasse personalmente le stazioni della Via Crucis di Gerusalemme» (Decr. 3 aprile 1731). Il 20 ottobre 1931 Pio XI poi ha regolamentato le indulgenze lucrabili da coloro che compiono il pio esercizio, sia da soli sia con altri:
1. un’indulgenza plenaria “toties quoties” si compia la pia pratica;
2. un’altra indulgenza plenaria se il giorno stesso in cui si è compiuta la pia pratica, o in un altro giorno del mese, si assista alla Sacra Sinassi;
3. un’indulgenza parziale di dieci anni per ogni singola stazione se la Via Crucis non si concludesse a causa di un ragionevole motivo;
4. un’indulgenza plenaria, a norma dei decreti dell’8 agosto 1859 e del 25 marzo 1931, a coloro che, non potendo prender parte alla Via Crucis, per legittimo impedimento o per malattia, reciteranno davanti ad un Crocefisso all’uopo benedetto 20 Pater, Ave, Gloria;
5. un’indulgenza parziale di dieci anni dieci quarantene per ogni Pater, Ave, Gloria della ventina di cui sopra;
6. un’indulgenza plenaria a coloro che, a causa della malattia, meditino sul Crocifisso all’uopo benedetto pur senza recitare i 20 Pater, Ave, Gloria.

VIA CRUCIS
con le meditazioni di sant’Alfonso Maria de Liguori
   


Ciascuno inginocchiato avanti l'altar maggiore farà un atto di contrizione e farà l'intenzione di guadagnare le indulgenze per sé o per le anime del purgatorio. Dirà:

Signor mio Gesù Cristo, voi in questo viaggio andaste con tanto amore a morire per me ed io tante volte vi ho voltate le spalle; ma ora v'amo con tutta l'anima mia e perché v'amo, mi pento di vero cuore d'avervi offeso; perdonatemi e permettetemi ch'io venga ad accompagnarvi in questo viaggio. Voi andate a morire per amor mio, voglio venire ancor io con voi a morire per amor vostro, amato mio Redentore. Gesù mio, sempre unito con voi voglio vivere e morire.
  
Prima Stazione  -  Gesù è condannato a morte



V.
 Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera, come Gesù Cristo dopo essere stato flagellato e coronato di spine fu ingiustamente condannato da Pilato a morir crocifisso. 
Adorato mio Gesù, non fu Pilato, no, ma furono i peccati miei che vi condannarono alla morte. Per lo merito di questo doloroso viaggio vi prego ad assistermi nel viaggio che l'anima mia sta facendo all'eternità. Io v'amo, Gesù amor mio, più di me stesso, mi pento con tutto il cuore d'avervi offeso. Non permettete ch'io mi separi più da voi. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come volete. Io tutto accetto quel che piace a voi.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


Stabat Mater dolorosa,

juxta Crucem lacrimosa,

dum pendebat Filium.


Seconda Stazione  -  Gesù è caricato della croce

 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come Gesù Cristo camminando in questo viaggio colla croce sulle spalle a te pensava, e per te offriva a Dio la morte, che andava a patire.
Amabilissimo Gesù mio, io abbraccio tutte le tribolazioni che mi avete destinate fino alla morte; vi prego per lo merito della pena che voi soffriste in portar la vostra croce a darmi l'aiuto in portar la mia con perfetta pazienza e rassegnazione. Io v'amo, Gesù amor mio. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io mi separi più da voi. Fate ch'io sempre v'ami e poi fate di me quel che vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Cujus animam gementem
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.

Terza Stazione  -  Gesù cade sotto la croce la prima volta


  
V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera questa prima caduta di Gesù Cristo sotto la croce. Aveva egli le carni tutte lacerate da' flagelli, la testa coronata di spine ed avea sparsa gran copia di sangue, onde stava così debole che appena potea camminare; portava poi quel gran peso sulle spalle, i soldati gli davano spinte e così più volte cadde in questo viaggio.
Amato mio Gesù, non è il peso della croce, ma quello de' miei peccati che tante pene vi fa patire. Deh per lo merito di questa prima caduta liberatemi dal cadere in peccato mortale. Io v'amo, Gesù mio, con tutto il cuore. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi fate di me quanto vi piace.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


O quam tristis et afflicta,

fuit illa benedicta

Mater Unigeniti!


Quarta Stazione  -  Gesù incontra la sua afflitta Madre


 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera l'incontro che ebbero in questo viaggio il Figlio colla sua Madre. Si guardarono insieme Gesù e Maria e i loro sguardi divennero come tante saette, con cui si ferirono i loro Cuori innamorati.
Amatissimo Gesù mio, per la pena che provaste in questo incontro, concedetemi la grazia di esser vero divoto della vostra SS. Madre. E voi, Regina mia addolorata, ottenetemi colla vostra intercessione una continua ed amorosa memoria della Passione del vostro Figlio. V'amo, Gesù amor mio, mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io v'ami e poi fate di me quel che vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Quae moerebat et dolebat
Mater Christi dum videbat
Nati poenas incliti.

Quinta Stazione  -  Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce




V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come vedendo i Giudei che Gesù per la debolezza andava ad ogni passo quasi spirando l'anima, temendo che morisse per la via, essi che voleano vederlo morto colla morte infame di croce, costrinsero Simone Cireneo a portar la croce appresso del Signore.
Dolcissimo Gesù mio, non voglio come il Cireneo ricusar la croce, io l'abbraccio e l'accetto; accetto specialmente la morte che mi sta destinata con tutte quelle pene che l'accompagneranno; l'unisco colla morte vostra e ve l'offerisco. Voi siete morto per amor mio, io voglio morire per amor vostro e per darvi gusto. Soccorretemi voi colla vostra grazia. V'amo, Gesù amor mio. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io vi ami e poi fate di me quanto vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Quis est homo qui non fleret
Mater Christi si videret
in tanto supplicio?

 Sesta Stazione  -  Gesù è asciugato dalla Veronica


V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera come la santa donna Veronica vedendo Gesù così affannato e col volto bagnato di sudore e di sangue, gli porse un pannolino e con quello asciugandosi nostro Signore vi lascio impressa la sua sagra imagine. -Diletto mio Gesù, il vostro volto prima era bello, ma in questo viaggio non comparisce più bello, ma tutto difformato delle ferite e dal sangue. Oimè che l'anima mia anche fu bella, quando ricevé la vostra grazia nel Battesimo; ma io l'ho difformata poi co' miei peccati. Voi solo, mio Redentore, potete restituirle l'antica bellezza: fatelo per la vostra Passione.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


Quis non posset contristari,

Christi Matrem contemplari

dolentem cum Filio?


Settima Stazione  -  Gesù cade la seconda volta


 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera la seconda caduta di Gesù sotto la croce, colla quale si rinnova all'afflitto Signore il dolore di tutte le ferite del suo venerando capo e di tutte l'altre sue sagre membra.
Mansuetissimo Gesù mio, quante volte voi m'avete perdonato ed io son tornato a cadere ad offendervi! Deh per lo merito di questa nuova caduta, datemi l'aiuto a perseverare in grazia vostra sino alla morte; fate che in tutte le tentazioni che mi assaliranno, io sempre mi raccomandi a voi. Io v 'amo, Gesù amor mio, con tutto il cuore. Mi pento d'avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Pro peccatis suae gentis
vidit Jesum in tormentis
et flagellis subditum.

Ottava Stazione  -  Gesù consola le donne di Gerusalemme



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.


Considera come le donne vedendo Gesù Cristo cosi affannato e che andava scorrendo sangue per la via, piangeano per compassione; ma Gesù loro disse: Non piangete sopra di me, ma sopra de' vostri figli.
Addolorato mio Gesù, io piango le offese che vi ho fatte, per le pene da me meritate, ma più per lo disgusto che ho dato a voi che tanto m'avete amato. Non tanto l'inferno quanto l'amor vostro mi fa piangere i miei peccati. Gesù mio, io v'amo più di me stesso. Mi pento d'avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.


Pater, Ave, Gloria

Miserere nostri, Domine, miserere nostri.


Vidit suum dulcem Natum

moriendo desolatum

dum emisit spiritum.

Nona Stazione  -  Gesù cade la terza volta

 

V.
 Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera la terza caduta di Gesù Cristo. Era troppo la debolezza di Gesù e troppo era la crudeltà de' manigoldi, i quali voleano ch'egli affrettasse i passi, quando appena aveva forza di camminare.
Strapazzato mio Gesù, deh per lo merito della debolezza che voleste patire nel viaggio al Calvario, datemi la fortezza bastante a vincere tutti i rispetti umani e tutti i miei malvagi appetiti, che per lo passato mi hanno indotto a disprezzare la vostra amicizia. Io v'amo, Gesù amor mio, con tutto il mio cuore. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Eja, Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac ut tecum lugeam.
  
Decima Stazione  -  Gesù è spogliato delle sue vesti


V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come Gesù venendo da' carnefici spogliato con violenza, perché la veste interiore erasi attaccata colle carni lacerate da' flagelli, nell'essergli strappata quella veste, gli fu strappata ancora la pelle. Compatisci il tuo Signore e digli: Innocente mio Gesù, per lo merito del dolore che allora sentiste, datemi l'aiuto a spogliarmi di tutti gli affetti alle cose di questa terra, acciocch'io riponga tutto il mio amore in voi, che troppo siete degno d'essere amato. V'amo con tutto il mio cuore. Mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io v'offenda più. Fate ch'io v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Fac ut ardeam cor meum
in amando Christum Deum
ut sibi complaceam.

Undicesima Stazione  -   Gesù è inchiodato alla croce



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come Gesù essendo gittato sovra la croce, stende le mani ed offerisce all'Eterno Padre il sagrificio della sua vita per la nostra salute. L'inchiodano quei barbari e poi alzando la croce lo lasciano a morir di dolore su quel patibolo infame.
Disprezzato mio Gesù, inchiodate voi questo mio cuore a' piedi vostri, acciocché resti ivi per sempre ad amarvi e non vi lasci più. Io v'amo più di me stesso, mi pento di avervi offeso; non permettete ch'io vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Sancta Mater, istud agas
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide.

Dodicesima Stazione  -  Gesù muore in croce



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come il tuo Gesù dopo tre ore di agonia sulla croce, finalmente consumato da' dolori si abbandona col corpo, china la testa e muore.
O morto mio Gesù, bacio intenerito cotesta croce, ove per me siete morto. Io per li miei peccati ho meritato di fare una mala morte; ma la morte vostra è la speranza mia. Deh per li meriti della vostra morte datemi la grazia di morire abbracciato a' vostri piedi e ardendo per voi d'amore. Nelle vostre mani raccomando l'anima mia. Io v'amo con tutto il cuore. Mi pento d'avervi offeso; non permettete che vi offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Tui Nati vulnerati
tam dignati pro me pati
poenus mecum divide.

Tredicesima Stazione  - Gesù è deposto dalla croce  



V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come essendo già spirato il Signore, lo scesero dalla croce due suoi discepoli, Giuseppe e Nicodemo, e lo riposero in braccio all'afflitta Madre, la quale con tenerezza l'accolse e se lo strinse al seno.
O Madre addolorata, per amore di questo Figlio accettatemi per vostro servo e pregatelo per me. E voi, mio Redentore, giacché per me siete morto, accettatemi ad amarvi, mentre io solo voi voglio e niente più. V'amo, Gesù mio, e mi pento di avervi offeso; non permettete ch'io v'offenda più. Fate ch'io sempre v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Fac me tecum pie flere,
Crucifixo condolere
donec ego vixero.

Quattordicesima Stazione  -  Gesù è posto nel sepolcro




V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Considera, come i discepoli portarono a seppellire Gesù già morto, accompagnato ancora dalla sua santa Madre, la quale lo accomodò nel sepolcro colle sue stesse mani. Dipoi chiusero il sepolcro, e di là tutti si partirono.
Ah Gesù mio seppellito, bacio cotesta pietra, che vi racchiuse. Ma di là voi fra tre giorni risorgeste; vi prego per la vostra Risurrezione di farmi risorgere nel giorno finale con voi glorioso, per venire a star sempre unito con voi in cielo a lodarvi ed amarvi per sempre. Io v'amo, e mi pento di avervi offeso. Non permettete ch'io v'offenda più. Fate ch'io v'ami e poi disponete di me come vi piace.

Pater, Ave, Gloria
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

Quando corpus morietur,
fac, ut animae donétur
paradisi gloria. Amen.


V. Salva nos Christe per virtutem Crucis.
R. Qui salvasti Petrum in mari miserere nobis.

Oremus
Deus qui nos inclyta passione Filii tui per viam Crucis ad æternam gloriam pervenire docuisti: concede propitius; ut quem piis ad Calvariæ locum sociamus affectibus, in suis etiam triumphis perpetim subsequamur: Qui tecum vivit et regnat in saecula saeculorum. Amen.




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